STORIA AZIENDALE
1881
La lunga tradizione di successo della famiglia Weisser iniziò con il pittore di quadranti di orologi Josef Weisser (1807- 1871). Suo figlio August Weisser (1828- 1890) era falegname autonomo di casse di orologi a Schönenbach presso Furtwangen. Nel 1881 August Weisser si trasferì con la sua famiglia a Gremmelsbach, presso Triberg, dove si stabilì in una piccola casa. Nello stesso anno iniziò a produrre le famose casse di orologi della Foresta Nera.
1884
Nel 1862 nacque Ernst Weisser (1862- 1939). Proprio come suo padre, anche egli imparò il mestiere del falegname di casse di orologi, entrando ben presto nell’azienda famigliare. Dal 1884 condusse le attività insieme al padre August. Alla sua morte Guido l’azienda con il fratello Emil.
1889
Qui poteva contare sull’energia idraulica, con la quale alimentava una serie di piccole macchine per mezzo di una ruota idraulica. Nel 1890 venne avviata la costruzione di una falegnameria dedita alla produzione di casse di orologi. Nel novembre 1890 August Weisser morì. Suo figlio Ernst rilevò l’azienda, guidandola in funzione di amministratore unico. Dal 1900, oltre a produrre casse di orologi, vennero prodotti in modo sempre più consistente orologi pronti.
1908
Nel 1908 prese fuoco il primo stabilimento produttivo costruito nel 1890, il quale venne subito rimpiazzato da un nuovo stabilimento più grande edificato sullo stesso posto. La ricostruzione è stata prevalentemente curata da Ernst Weisser e da suo figlio Wilhelm Weisser. Fino allo scoppio della prima guerra mondiale gli affari andavano a gonfie vele. Anche nel corso della guerra, le attività non si erano mai fermate completamente. La produzione continuò, fintanto che c’erano ancora dei falegnami disponibili. Dal 1920 fino al periodo della grande crisi economica la domanda di casse da orologio, soprattutto dall’Inghilterra, era enorme.
1930
Dopo aver finito la scuola elementare Wilhelm Weisser (1887- 1983) iniziò un apprendistato triennale da intagliatore, assolto prima a Triberg, poi alla scuola granducale di intaglio a Furtwangen. Dal 1900 fino alla prima guerra mondiale, ma anche nel periodo susseguente, Wilhelm Weisser lavorò come intagliatore e orologiaio nell’azienda di suo padre. Nel 1930 divenne comproprietario dell’azienda del padre. Dopo la sua morte, Wilhelm Weisser guidò l’azienda, superando anche la seconda guerra mondiale.
1932
Nel 1932 Wilhelm Weisser trasferì la sala espositiva e di vendita degli orologi pronti dalla mansarda della falegnameria in un edificio adiacente della fabbrica di casse di orologi. I clienti potevano accedere così più facilmente alle sale. Alle attività si aggiunsero la produzione di souvenir e la vendita per corrispondenza degli orologi. Col passare degli anni, Wilhelm Weisser incrementò le attività commerciali di orologi pronti, continuando anche tanti anni dopo il suo pensionamento con l’aiuto del figlio Lothar. All’età di 68 anni, Wilhelm Weisser raggiunse l’età pensionabile e affittò la sua attività, dal momento che il figlio Lothar era ancora nel mezzo dell’apprendistato.
1968
Quando gli edifici aziendali vennero affittati, il giovane tecnico Lothar Weisser (nato nel 1935) iniziò verso la fine degli anni sessanta a produrre nello scantinato del negozio del padre Wilhelm parti meccaniche per orologi destinate a una fabbrica di orologi di Triberg. Allo scadere dei contratti d’affitto, Lothar Weisser riprese l’edificio aziendale della famiglia e trasferì le attività orologiaie nei locali della fabbrica. La produzione di casse di orologi cessò. Ora il baricentro si spostava sul commercio. La produzione non venne abbandonata completamente, ma divenne una priorità secondaria.
1973
Le vendite erano inizialmente affidate alla moglie Hildegard Weisser, mentre Lothar Weisser si dedicava alla produzione di parti per orologi. Nel 1973 il baricentro delle attività si spostava al commercio con gli orologi della Foresta Nera. I locali dell’ex falegnameria di casse di orologi vennero gradualmente ampliati. Il turismo internazionale della foresta nera aumentava progressivamente. L’orologio a cucù della Foresta Nera acquistò sempre più popolarità, fino a diventare un’importante risorsa economica della regione. Durante questo periodo, Lothar e la moglie Hildegard Weisser segnarono una nuova era nella storia aziendale. L’era della leggendaria “Haus der 1000 Uhren”.
1982
Dopo diverse fasi di ricostruzione, l’ex falegnameria di casse di orologi del nonno si trasformò nella “Haus der 1000 Uhren”, conservando tuttora la sua forma e il suo aspetto. Per soddisfare le esigenze di una vasta clientela internazionale, vennero creati dei moderni locali commerciali in stile rustico, dove veniva proposta l’intera varietà di tradizionali orologi della Foresta Nera.
1984
A Triberg, in prossimità dell’entrata alle cascate, venne inaugurata un’ulteriore “Haus der 1000 Uhren”, che si trovava direttamente nel centro della città.
1986
Una ex locanda e un edificio utilizzato soli come magazzino vennero trasformati in un negozio. Qui trovarono posto anche una bottega da orologiaio e il reparto spedizioni.
1996
Nel 1996 Lothar Weisser affidò le redini aziendali al figlio Thomas. Thomas Weisser (nato il 1962) imparò dapprima il mestiere dell’utensilista, dopodiché seguì una formazione commerciale. Fin da bambino ha sempre lavorato nell’azienda del padre. Le nuove fasi di espansione e modernizzazione erano imminenti e vennero messe in pratica con la moglie Rebecca.
1997
Nel frattempo l’edificio commerciale situato al centro di Tribergs era diventato troppo piccolo. Alle cascate più alte di tutta la Germania, Triberg contava oltre 400.000 visitatori all’anno provenienti dai cinque continenti. In questo periodo venne fatto il più grande investimento della storia aziendale. Le superfici dei locali commerciali vennero praticamente quadruplicate e il negozio è tuttora il più grande sito all’interno del gruppo. Una parte delle sale dovette addirittura essere spaccata nella roccia su per la montagna. L’ampliamento degli interni è stato completamente ridisegnato e adattato alle esigenze odierne. I nostri clienti hanno così la possibilità di vivere l’intera gamma orologi a cucù della Foresta Nera e gli articoli regali in un ambiente unico.
2006
Nel 2006 la nostra famiglia della “Haus der 1000 Uhren” ha dato alla luce un nuovo membro. È nato il TRIBÄR. Un’adorabile famiglia di orologiai, composta dai seguenti membri: Papà TRIBÄR, che sale e scende su e giù dalla facciata. Mamma TRIBÄR – cuore e l’anima della famiglia – che saluta il marito quando si affronta un lungo viaggio. Nonno TRIBÄR, rimane a casa e monta amorevolmente gli orologi della Foresta Nera. La figlia TRIBÄR, dondola divertita e spensierata e osserva ciò che fanno gli altri membri della famiglia. Ogni quarto d’ora, tutta la famiglia si mette in movimento ed è diventata nel frattempo una vera e propria attrazione della “Haus der 1000 Uhren” a Triberg. L’originale “Haus der 1000 Uhren” – solo l'originale con il TRIBÄR!
2012
Oltre ai negozi al dettaglio a Triberg e dintorni, nel 2012 è stato lanciato il negozio online “Haus der 1000 Uhren”. Questo è stato il punto di partenza per l'espansione dei canali di vendita nel mondo digitale. Da quel momento in poi, i clienti di tutto il mondo hanno avuto la possibilità di ordinare gli orologi a cucù della “Haus der 1000 Uhren” e di farseli spedire direttamente a casa.
2016
Nel 2016, in una prima fase di costruzione, sono stati aggiunti alla nostra casa “Forelle” una grande terrazza e un ponte sul Gutach. Inoltre, sulla terrazza è stata aggiunta una scena dell'orologiaio con figure in movimento, che mostra le fasi di produzione dell'orologio a cucù. Per i nostri visitatori, questo offre un'ingegnosa opportunità di ammirare la natura della Foresta Nera e il corso del ruscello, nonché un pezzo di tradizione artigianale.
2018
Un nuovo ramo di attività entra nella “Haus der 1000 Uhren”: Per la prima volta, gruppi e visitatori provenienti da tutto il mondo hanno avuto l'opportunità di sperimentare da vicino l'intaglio e l'artigianato dell'orologio a cucù durante una visita guidata nella storica bottega scoperta della famiglia Weisser, nonché di dipingere e progettare il proprio orologio a cucù in un laboratorio. Questi eventi si tengono presso la sede di Forelle.
2019
Nel 2019 è stata completata la prima applicazione di realtà virtuale della “Haus der 1000 Uhren”. Attraverso la VR, gli utenti possono eseguire le fasi di produzione dell'orologio a cucù nello storico laboratorio – dalla segatura e l'intaglio all'assemblaggio dell'orologio e alla sua colorazione.
2020
Nel 2020, durante la crisi di Corona, sono state utilizzate tutte le possibilità creative per rimanere in contatto con la clientela mondiale e per utilizzare nuove modalità di comunicazione e di vendita. Ad esempio, il nostro negozio al dettaglio è stato ripreso a 360 gradi e gli utenti hanno potuto visitare la “Haus der 1000 Uhren” di Triberg da lontano attraverso un tour virtuale. Inoltre, sono stati creati nuovi formati di contenuto come “Haus der 1000 Uhren TV”. In questo formato, i nostri dipendenti hanno registrato e pubblicato brevi video sui nostri prodotti e mondi tematici. È stata lanciata una video consultazione per i nostri clienti, in modo da poter stabilire un contatto personale e una consulenza personalizzata anche a distanza. Sono stati ampliati i canali di acquisto digitali, come il web shop ma anche i social media. Una nuova spinta all'esperienza digitale del cliente, che si è protratta fino a oggi in aggiunta ai negozi al dettaglio.
2022
I fratelli Sarah e Matthias Weisser entrano a far parte dell'azienda di famiglia e lavorano al fianco dei genitori Thomas e Rebecca Weisser, rappresentando la sesta generazione della famiglia Weisser nel settore orologiero.
Dopo aver studiato Management Internazionale, Sarah Weisser ha maturato un'esperienza professionale esterna nella consulenza gestionale a Francoforte. Ha portato questa esperienza nell'azienda di famiglia e continuerà a gestirla nella sesta generazione.
Matthias Weisser si è formato come meccanico attrezzista e ha acquisito anch'egli un'esperienza professionale esterna prima di entrare nell'azienda di famiglia nel ruolo di responsabile tecnico.